il 27 Giugno sono andato all’ EXPO
Arrivato con la mia famiglia alla stazione di Milano con sorpresa NON VEDO alcuna INDICAZIONE EVIDENTE per i binari dedicati all’ EXPO
Dopo aver cercato sul cartellone dei treni ho capito che vi erano solo i treni diretti a Torino e a Domodossola che si sarebbero fermati a RHO/EXPO (3 treni regionali ogni ora oltre alle consuete frecce).
Arrivati a RHO grazie al nuovo sottopasso siamo giunti ai cancelli d’ingresso che aprivano alle ore 10, dopo una fila di 40 minuti (non molto per essere un sabato) siamo entrati in questa cittadella con l’animo aperto curiosi di scoprirla.
Logisticamente all’interno ci è piaciuto, l’ombreggiatura sui corsi principali era giusta e molto piaciute dalle persone sono state le “CASETTE” dell’acqua gratuite poste nei vari crocevia (le quali verranno posizi
onate in città a Milano a fine Expo)
Le file davanti ai padiglioni erano preventivate fin dall’inizio ma quello che ci ha subito colpito nel girare i padiglioni è stata l’ASSENZA degli STRANIERI! avremo visto alla fine della giornata non oltre il 15% di stranieri, veramente strano!
Qui gli architetti si sono sbizzarriti facendo a gara di chi creava qualcosa di più insolito
le foreste della Malaysia
le risaie del Laos
la Spagna
i sistemi di eco-sostenibilità nei villaggi della Cambogia
le piante autoctone dell’Angola
Molti altri paesi fra cui i paesi Arabi nei loro vestiti e la loro cultura tradizionale ma quello che abbiamo fatto fatica a percepire è stato quello che doveva significare l’EXPO
LANCIARE UN FORTE MESSAGGIO DI CAMBIAMENTO
PER UN VIVERE SOSTENIBILE… bla bla bla!
coerente nel messaggio la Cascina Triulza coi suoi collaboratori
la mia risposta la racchiudo in questa immagine …
che rappresenta l’albero della VITA
dove la VITA non esiste! – #illusione