Le ricerche sui singoli componenti dei funghi medicinali e della loro azione sinergica e terapeutica è tuttora in corso, ma ad oggi si può vantare una copiosa raccolta di studi che attestano i seguenti benefici (per ognuno di essi è possibile accedere, tramite il collegamento indicato, a uno dei tanti studi pubblicati, disponibili solo in inglese):
immunomodulante : efficace contro le malattie da raffreddamento, influenza, bronchiti, raffreddori, riniti.
antivirale e antibatterica: efficacia dimostrata contro l’herpes simplex, Escherichia coli e Staphylococcus aureus
anticolesterolo: studi di laboratorio hanno dimostrato che l’eritadenina diminuisce i livelli di accumulo di grassi nel sangue
ipotensiva: l’eritadenina favorisce dilatazione vascolare e rilassamento delle pareti vascolari diminuendo la pressione sanguigna
epatoprotettivo: la provitamina D contrasta l’infiammazione e il virus HBV (epatite B)
azione probiotica: il trealosio, uno zucchero a lenta digestione, favorisce lo sviluppo dei Bifidobacteria breve e Lactobacillus brevis nel colon, migliorando la flora intestinale
azione antitrombotica: l’eritadenina diluisce il sangue e inibisce l’aggregazione piastrinica
antiossidante: la presenza di vitamina E aiuta a contrastare lo stress ossidativo
azione alcalinizzante: risultati interessanti contro gotta e iperuricemia dato l’elevato contenuto di minerali
proprietà anti-placca dentale e anti-carie: il lentinano contrasta lo Streptococcus mutans, un batterio presente nel cavo orale.
Raccomandazioni
Il polisaccaride Lentinano potrebbe, in soggetti predisposti, dare manifestazioni allergiche cutanee (prurito, eruzioni); la sospensione del fungo porta alla regressione degli effetti indesiderati.
In presenza di patologie o terapie farmacologiche in atto, l’assunzione di Shiitake, e di qualsiasi altro integratore alimentare, deve essere effettuata sotto controllo medico. Evitate, pertanto, cure “fai da te”. Quando si sceglie di utilizzare lo Shiitake o altri funghi medicinali, è sempre bene affidarsi ad aziende che garantiscano una coltivazione biologica.
Da 2 anni stiamo vivendo tutti, la pandemia che si è sparsa in tutto il mondo (chi in modo più diretto), i motivi sono diversi e contradittori, sicuramente la logica ci insegna che cause ed effetti sono le due facce della stessa medaglia… in questo caso la medaglia riguarda il nostro modo di vivere… che sicuramente è divenuto frenetico senza la consapevolezza di come stiamo trattando l’ambiente e Noi stessi!
Per questo sto pensando di partire con un progetto di “RETE” che riguardi il “mondo” dello ShiiTake in Italia, nell’ottica, dell’Economia Circolare.
Il proposito è di creare nuovi posti di lavoro sia per produzione e la coltivazione che la trasformazione, collegandoli alla vendita diretta; in modo da realizzare da subito reddito e sostentamento per chi vorrà intraprendere questo viaggio, di vita sostenibile nel rispetto dell’ambiente e dell’essere umano.
Al contempo far conoscere lo ShiiTake come fonte di cibo sano, salutare, grazie a tutte le proteine, vitamine ele immense proprietà intrinseche, sia culinarie che curative.
mio pannello fotovoltaico per l’uso delle ventole
IL VIAGGIO INIZIA… CI SI VEDE ALLE PROSSIME TAPPE….
Il modello da esportare iniziale sarà il mio:
utilizzo di serre piccole da 100 mq max (in modo da partire con produzione appropriata);
irrigazione manuale per risparmiare acqua;
irrigazione a pioggia solo per emergenza;
ventole con nebulizzazione incorporate;
rispetto nei tempi di crescita dello ShiiTake;
è ammesso solo l’uso dell’acqua (anche di acquedotto).
per l’uso dell’elettricità solo pannelli fotovoltaici;
per il riscaldamento sono consentiti:
le compostiere per il riciclo del substrato esausto;
La Sovranità alimentare garantisce che i diritti di accesso e gestione delle nostre terre, dei nostri territori, della nostra acqua, delle nostre sementi, del nostro bestiame e della biodiversità, siano in mano a chi produce gli alimenti. La sovranità alimentare implica nuove relazioni sociali libere da oppressioni e disuguaglianze fra uomini e donne, popoli, razze, classi sociali e generazioni. (…)» (Forum Sovranità alimentare, 2007).
allevamenti intensivi a terra… una “mediazione” dell’allevamento industriale
La sicurezza alimentare è un concetto tecnico a quattro dimensioni: la disponibilità di alimenti; l’accesso, individuale e attraverso il mercato, agli alimenti; l’utilizzo appropriato degli alimenti; la stabilità nel tempo della disponibilità, dell’accesso e dell’utilizzo di cibo. Le questioni legate alla provenienza del cibo e sul come esso sia prodotto non sono considerate in modo eloquente; si configura pertanto un “modello aperto”, in cui lo scambio con l’estero (per mezzo di importazioni e aiuti alimentari) è fonte aggiuntiva di disponibilità di prodotti (Hunt e Mooney, 2009). …Le politiche neoliberiste hanno operato determinando la progressiva “privatizzazione” della sicurezza alimentare –pensando solo ai PROFITTI e non agli obiettivi prefissati.
collaborare in simbiosi con la NATURA
Nel 1996, introducendo il concetto di Sovranità alimentare nel corso del World Food Summit,Via Campesina individua sette principi basilari: 1) il cibo come diritto umano fondamentale; 2) la riforma agraria; 3) la protezione delle risorse naturali; 4) la riorganizzazione del commercio alimentare; 5) la fine della globalizzazione della fame; 6) la pace sociale; 7) il controllo democratico. Il Forum sulla sovranità alimentare del 2002 prosegue l’analisi di questi elementi, che vengono poi sintetizzati dall’International NGO/CSOPlanning Committee for Food Sovereignty in quattro “aree prioritarie” o “pilastri” per promuovere l’azione politica: il diritto al cibo – l’accesso alle risorse produttive – il modello di produzione agro-ecologico il commercio e i mercati locali.
La Sovranità alimentare riconduce le questioni della “sicurezza alimentare” e del “diritto al cibo” ad un processo di ri-territorializzazione, che implica il riconoscimento sostanziale dei diritti locali, indigeni e comunitari, al controllo delle risorse (terra, semi, acqua, credito, mercati, saperi) per la produzione di cibo e alla definizione delle proprie scelte alimentari; alle rivendicazioni di “autonomia contadina” e di autodeterminazione dei processi di sviluppo espresse dai movimenti del mondo, ma anche a fronte delle emergenze – alimentari, climatiche, ambientali, sociali ed economiche – oramai estese a livello globale, che risultano strettamente interconnesse, e non confinate, al mondo agricolo o rurale.
…e arriviamo al 2020 con l’esplosione della pandemia, ANNUNCIATA da tempo causati dai danni fatti dall’ Uomo a 360°, senza più rispetto per l’ambiente e non solo… anche delle leggi esistenti… ma questo è un’altro capitolo…
A fine maggio mi sono arrivati i primi panetti (a base di segatura di quercia) che ho messo in una nuova serra “beby” di solo 30 mq. posizionata sotto un folto gruppo di alberi…
I panetti per la coltivazione del REISHI
Quando partiranno di preciso non si sa, speriamo al più presto… dipenderà dal clima, l’umidità e altri vari fattori.
Il Reishi è oggetto di numerosi studi per la sua possibile applicabilità a una grande quantità di problematiche, che spaziano dalla prevenzione all’invecchiamento, l’azione sul sistema immunitario e cardiovascolare, l’azione anti-infiammatoria, antiossidante, epatoprotettiva e ipoglicemizzante.
Gran parte delle potenziali azioni benefiche del Reishi sono riconducibili ai composti che appartengono ai POLISACCARIDI e TRITERPENOIDI.
Il REISHI rosso (Ganoderma lucidum) comunemente conosciuto in cinese come Lin Zhi, è un fungo
i miei primi funghi seccati
medicinale usato da più di duemila anni nell’estremo oriente e considerato quasi “miracoloso” ed enormemente benefico e per questo è chiamato anche “fungo dell’immortalità”. Il Reishi è oggetto di numerosi studi per la sua possibile applicabilità a una grande quantità di problematiche, che spaziano dalla prevenzione all’invecchiamento, l’azione sul sistema immunitario e cardiovascolare, l’azione anti-infiammatoria, antiossidante, epatoprotettiva e ipoglicemizzante.
Gran parte delle potenziali azioni benefiche del Reishi sono riconducibili ai composti che appartengono ai POLISACCARIDI e TRITERPENOIDI.
In Oriente il Reishi è da secoli utilizzato come supporto sul sistema immunitario e cardiovascolare, ha azione anti-infiammatoria, antiossidante, epatoprotettiva e ipoglicemizzante;
Ottimo comerimedioper ristabilire l’equilibrio“energetico” utile a rivitalizzare il corpo e tranquillizzare lo spirito.
Un Orto a Milano suona molto bene! Mi piace il progetto specie la parte sulla scommessa… il tramandare le nostre conoscenze al consumatore, ai ragazzi.
Io abito a Imola ma faccio i mercati a Bologna in Campi Apertie stiamo vivendo la “non-realtà” di FICO dove l’idea poteva essere anche ok, ma il tutto è stato creato sulla non realtà/possibilità di realizzazione… ed infatti dopo un anno, stanno scoprendo che è un buco nell’acqua, MA non importa agli ideatori, perché il loro vero obiettivo è e rimane lo “sfruttamento” dell’area per fini di business!
Le potenzialità in questo luogo non mancano sicuramente… e guardando sulla mappa sulla sua sinistra vedo altri bei campi forse potenziali… vi è anche un laghetto?
Chi gestisce gli orti?
Entrando nel merito di quanto inserito sulla mappatura, mi piacerebbe capire (col tempo) le motivazioni che decidono cosa metterci in ogni appezzamento (ricerca, vendita, novità, vetrina per le scuole, ecc..).
I primi suggerimenti che mi arrivano sono:
– riguarda il futuro pollaio (farlo mobile) in modo da spostare le galline, ma anche le capre, pecore, ecc… in modo da mantenere l’erba controllata a costo zero;
– un po’ di vigneto non sarebbe male per dare reddito e “calore”;
– capire se tra le infestanti presenti, vi sono piante da preservare e se vi sono alberi, cespugli da mantenere ed accudire;
– occorrerà creare un conto economico di spese ed eventuali incassi;
Personalmente mi piacerebbe creare una opportunità (meglio al chiuso) di ricreare una situazione ideale per coltivare il fungo Shiitake; parlo solo dello Shiitake in quanto lo ritengo un fungo incredibile dalle 100 proprietà curative e culinarie… poco conosciuto, assomiglia al porcino, si vende “da solo”… basta farlo assaggiare!
Commercialmente ha una resa alta, a oggi il mio problema sono i pochi mesi di produttività… ma ci sto lavorando sopra… (per scaramanzia non dico altro fino a che non avrò qualcosa di concreto).
Lo Shiitake inserito in un progetto come questo può portare redditività con poco, dando la possibilità di lavoro e con la vendita diretta nei mercati può supportare tutti gli altri prodotti.
Questi sono i costi che ho utilizzato per il mio impianto.
Serra funghi Shiitake posizionata sotto gli alberi
struttura archi innocenti completa
larghe 5 mt per 20 mt lunghezza
1
da noi difficile trovarle usate
telo naylon “coestruso” mycron 200
400,00
struttura archi innocenti completa
800,00
spese varie
200,00
Totale costo per una serra completa
1400,00
acquisto I° ordine ballini incubati
1200,00
n° ballini 130 per ql. 13
resa in kg. di funghi freschi
310
al costo di €. 15/kg
facendo la produzione all’interno di un ambiente
presso la cascina, basterà
un telo coprente costo al mq. €.
1,00
scaffalature a due/tre piani costo al €/ML
4,00
cercarle usate
Hai pensato di utilizzare uno spazio in cascina per creare un laboratorio per fare la birra utilizzando l’orzo coltivato in loco e poi con l’orzo maltato utilizzarlo per creare un substrato per coltivare i funghi come hanno fatto Le champignon de Bruxelles?
Proseguendo la ricerca iniziata con Gli Champignon de Bruxelles ho trovato in rete e tradotto in italiano, questa esperienza d’oltre oceano, legata all’idea di fornire al consumatore un kit per l’auto-produzione degli shiitake.
Top Shelf Mushrooms appartiene ed è gestito da Brad e Angela. Siamo una squadra composta da marito e moglie che è affascinata dai funghi. Produciamo kit di funghi grow-at-home facili da coltivare, nutrienti e deliziosi. Ricevendo a casa un nostro kit avrai tutto ciò di cui hai bisogno per diventare un coltivatore di funghi domestici.
Tutto è iniziato nel 1999 quando abbiamo coltivato i nostri ceppi di funghi shiitake che produssero funghi per anni. Nel corso degli anni la nostra curiosità si è intensificata portandoci a cercare funghi selvatici, provare tutti i tipi di kit e a creare la nostra stanza di coltivazione. Li abbiamo cucinati per la nostra famiglia e per i nostri amici. Il nostro interesse è cresciuto maggiormente per le specie più esotiche e sane che utilizzano spawn (è la sostanza in cui viene inoculato il micelio) commerciali di altri fornitori. Alla fine abbiamo dovuto costruire la nostra clean room e il laboratorio per il lavorare le colture in modo sterile. Ora facciamo il nostro spawn a partire dalle nostre culture e dalle nostre spore cercando di migliorare i nostri ceppi per kit ancora più performanti.
Il nostro background:
Angela è un’infermiera diplomata con una approfondita formazione in medicina naturale e un approccio olistico al benessere, che ben si adatta agli incredibili benefici per la salute delle specie di funghi che amano il legno. I nostri amici e soprattutto Brad hanno tratto beneficio dalle formidabili capacità culinarie di Angela e lei è il principale assaggiatore di ricette di Top Shelf.
Brad Kuhns ha una laurea in ingegneria elettronica, il che significa che è un fanatico della tecnologia. La sua sete di conoscenza e interesse per la tecnologia verde lo ha portato alle diverse applicazioni della tecnologia per i funghi. I funghi vengono utilizzati per sostituire gli imballaggi di polistirolo, bonificare i siti tossici e produrre colture alimentari sostenibili. Brad è un ingegnoso sempre all’opera, costruisce i suoi strumenti e le attrezzature per le colture e progetta un sistema di gestione ambientale per la coltivazione di funghi.
Verde?
Confessiamo di essere huggers degli alberi, motivo per cui amiamo ciò che fanno i funghi. I funghi sono i riciclatori di madre natura. Quando gli alberi cadono nella foresta, i funghi intervengono per riciclare l’albero in un terreno ricco di nutrienti. I nostri kit convertono la segatura di legno, un prodotto di scarto, in cibo sano che puoi coltivare da solo. Quando hai finito con il kit, puoi compostarlo e in realtà accelerare il processo di compostaggio.
Siamo molto orgogliosi dei nostri prodotti e dei benefici salutari che trasmetteranno ai nostri clienti. Inoltre, cerchiamo costantemente di migliorare i metodi ecologici che utilizziamo per produrre i nostri prodotti. Abbiamo sperimentazioni in corso su vari imballaggi, supporti di crescita e fonti di substrato sostenibili che stiamo valutando nella ricerca di una migliore efficienza e di attività a basso impatto.
La nostra fattoria in una scatola?
Nel tentativo di rifornire i ristoranti locali, abbiamo riproposto un container per creare una fattoria di funghi controllata tutto l’anno. Produciamo una varietà di funghi utilizzando tutti gli ingredienti biologici certificati e programmiamo di diventare un’azienda biologica certificata nel 2015. La nostra capacità produttiva è di circa 90 kg a settimana di funghi freschi. La nostra fattoria autosufficiente è di 14 per 2,4 per 2,9 metri e dispone di un tavolo di lavaggio e preparazione, una stanza di raffreddamento, pavimenti riscaldanti, uno scambiatore di calore a controflusso per ridurre al minimo l’energia e un purificatore d’aria HEPA 99,99% . Usiamo un sistema di controllo computerizzato per mantenere un ambiente ottimale costante per la crescita dei funghi.
I nostri prodotti
I nostri kit di funghi da casa producono funghi deliziosi freschi per te. Sono disponibili per la consegna ovunque in Canada da Canada Post.
I kit sono costituiti da micelio di funghi puro che cresce su un substrato pastorizzato o sterilizzato di segatura di quercia riciclata di prima qualità proveniente da una segheria. I nostri kit sono prodotti con metodi biologici e, ove possibile, utilizziamo ingredienti biologici certificati come grano di segale e crusca di frumento.
top shelf mushrooms pearl oyster
Prima volta? Suggeriamo la funghi del tipo “Ostrica” nella varietà blu, bianco o olmo, che sono le più facili da coltivare. Includiamo tutto ciò di cui avrai bisogno, ad eccezione dell’acqua, con i nostri kit. GARANTITO! E’ garantito che tutti i kit produrranno frutti, o saremo lieti di risolvere i vostri problemi e sostituire il kit.
Ad agosto ho ordinato il doppio della mia solita produzione sperando di partire con una buona produzione da subito e al contempo con i funghi di troppo farmi una scorta di secchi!
Invece il fato… ci ha messo lo zampino… mi ha fatto arrivare TUTTI i ballini pieni di piccoli funghi (perché i funghi sono esplosi, sebbene fossero stivati in celle a 2°)
Così mi son trovato dal 22 agosto con il doppio degli anni precedenti ma con le temperature di settembre che sono state sopra i 30° … risultato in 15 gg. i funghi si sono sviluppati e sono marciti.
Ho venduto il vendibile (coi mercati non ancora partiti in pieno) ho seccato oltre 60 kg. e tutto il resto (oltre la metà) scarto.
Poi si sono bloccati per il caldo e ho passato il mese di settembre a raccogliere 1,5 kg alla settimana.
Come avrete capito è stato un periodo molto duro sotto tutti i punti di vista ma, come mio solito, ho cercato di capire quali soluzioni potessero esserci per attenuare periodi così neri ed in rete ho trovato questa cooperativa belga Le Champignon de Bruxelles che ha pensato di produrre i funghi ShiiTake con i fondi di orzo per fare la birra…
Le Champignon de Bruxelles era un sogno che condividevano in due persone. Oggi è una società cooperativa fondata da tre persone. L’obiettivo è arrivare a venti persone.
E entro 3 anni saremo in grado di creare una catena umana attorno al mattatoio di Anderlecht.
Le Champignon de Bruxelles non è una cooperativa di produttori, né una cooperativa d’acquisto. È un progetto aperto a tutti coloro che vogliono contribuire a una dieta sana e sostenibile a Bruxelles.
I nostri primi test sono iniziati nell’estate 2014. Per diversi mesi abbiamo testato come substrato i fondi di caffè prima di capire che lo ShiiTake preferisce la dolce gioia della birra all’emozione del caffè, in particolare con quello che rimane dell’orzo smaltato della birra.
In altre parole, usiamo un prodotto residuo delle nostre numerose birrerie belghe. È così che creiamo un metodo di Bruxelles completamente nuovo per coltivare funghi esotici!
Lo sapevi che solo il 10% degli ingredienti utilizzati per preparare la tua birra belga preferita finiscono nel bicchiere? Quindi ci sono tonnellate di materia organica che rimangono inutilizzate a Bruxelles fino ad oggi.
E se usassimo queste risorse per produrre una dieta salutare per Bruxelles?
E se trasformassimo questi grani di orzo in un delizioso fungo con notevoli qualità nutrizionali e medicinali?
Possiamo usare questi flussi residui come materia prima per produrre cibo sano per i residenti di Bruxelles! I residui dell’orzo, viene poi trasformato in deliziosi funghi con eccellenti proprietà nutrizionali e medicinali. Questa è la missione di Le Champignon de Bruxelles! Un insieme di agricoltura urbana , economia circolare e sapori esotici.
Il fungo di Bruxelles è dunque l’unione della saggezza del Giappone e del folclore belga. La fusione tra ShiiTake e birra! Sebbene poco conosciuto nella nostra regione, questo fungo profumato con il suo eccezionale valore nutrizionale è il secondo fungo più mangiato al mondo. Tradizionalmente, lo ShiiTake cresce sulla quercia asiatica, ma abbiamo scoperto che il “nostro Shieteke” ha anche un debole per la birra belga, il prodotto tipico e l’orgoglio della nostra capitale.
Da novembre 2016, un fungaia di 750 m2 è in costruzione nelle più mitiche cantine della città di Bruxelles: le cantine di Kuregem. Oggi la produzione è raddoppiata e stiamo coltivando 750 kg di ShiiTake al mese!
Le Champignon di Bruxelles hanno occupato le cantine di Kuregem! In altre parole siamo situati sotto i macelli di Anderlecht, queste cantine sono un ambiente ideale per la coltivazione di funghi. Sotto le sue belle volte in pietra rossa, godiamo di una temperatura fresca e costante per trasformare tonnellate di orzo in deliziosi ShiiTake.
Per questo ambizioso progetto vogliamo fare appello al potere dell’intelligenza collettiva. Amici di Bruxelles, questo progetto può anche essere tuo. La nostra cooperativa, governata dal principio da due persone, è appena stata creata e tu puoi farne parte.
Sono 2 anni che la primavera è stata veloce come un soffio di vento, partita in ritardo… finita in anticipo… speriamo che il 2020 sia migliore
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I miei funghi ShiiTake ne hanno risentito nella produzione: partiti a fine marzo… fermati ai primi di Giugno… poi di nuovo stoppati per tutto il mese di Settembre dal troppo caldo